Imballaggio ecologico: guida pratica al packaging ecosostenibile

Oggi come oggi, un'azienda dovrebbe optare per prodotti sostenibili ed ecologici, a cominciare dal materiale di imballaggio.

Sì, tutto molto bello...

Ma come fare nella pratica e come evitare di investire tempo e risorse per prodotti che di ecologico hanno solo il nome?

Con il proposito di fare più chiarezza, in questa guida vedremo come orientarsi verso scelte più ecosostenibili e sui tipi di packaging più green.

Hai già la sensazione che questo articolo faccia al caso tuo?

Iniziamo!

Imballaggio ecologico: cosa si intende e come intraprendere delle scelte più green per il proprio business

Partiamo dal principio: cosa si intende davvero per imballaggio ecologico?

In poche parole, è un imballaggio che, nel tempo, riduce la propria impronta ambientale, e questo può avvenire in diversi modi:

  • utilizzando materiali grezzi o riciclati al 100%;
  • riducendo al minimo il processo di produzione, la catena di fornitura e l'impronta di carbonio;
  • creando un'economia circolare intorno all'imballaggio, estendendone il ciclo di vita e l'utilizzabilità.

Ad esempio, gli imballaggi a base vegetale possono sembrare un'opzione valida, ma spesso sono correlati al disboscamento delle foreste pluviali in via di estinzione.

L'imballaggio ecologico deve dunque tenere conto del fattore ambientale ed economico: in altre parole, deve avere un prezzo competitivo rispetto alle tradizionali opzioni di imballaggio a base di petrolio o monouso.

Quindi avrai compreso che non è semplice fornire una definizione che sia o bianca o nera.

Mi spiego meglio.

Se nell'etichetta di un prodotto c'è scritto ecologico, non significa che tale prodotto sia anche sostenibile. Allo stesso modo, etichettare qualcosa come sostenibile non significa che sia etico.

Ecco perché, se stai pensando di attuare delle scelte più sostenibili, è importante condurre delle ricerche sui prodotti che hai intenzione di acquistare e assicurarti che siano ecosostenibili.

Ma vediamo di andare più nel dettaglio.

Imballaggi sostenibili: 5 step per iniziare nel modo giusto

1. Riutilizzare i flussi residui in materiale da imballaggio

Il cartone vecchio è un'importante materia prima per la produzione di cartone nuovo. Il contenuto riciclato costituisce l'89% dei nuovi imballaggi in cartone ondulato in Europa e il 51% negli Stati Uniti, riducendo la necessità di fibre di legno provenienti da prodotti forestali (FEFCO, 2018).

Ma, come avrai già intuito, le fibre di cartone non possono essere utilizzate all'infinito.

Una nuova fibra può sopravvivere a sette processi di macero prima di diventare inutilizzabile. Quindi, aumentare il valore aggiunto del cartone tra i processi di macero, estendendo il ciclo di vita del cartone, può rendere il prodotto economicamente più vantaggioso.

In alternativa, è possibile acquistare il cartone triturato dai fornitori di imballaggi o addirittura produrre il materiale da soli: a tal fine, è necessario disporre di rifiuti di cartone residui, come vecchie scatole o piatti di cartone.

2. Utilizzare imballaggi mono

Lo spazio vuoto di una scatola di spedizione viene spesso colmato con materiale di riempimento per evitare che il prodotto si sposti all'interno della scatola.

A tale scopo, spesso si utilizzano chip di riempimento, pluriball o cuscini d'aria: questi sono spesso realizzati in plastica, ma ciò rende l'imballaggio di spedizione complessivamente più suscettibile di contaminazione incrociata durante il processo di riciclaggio.

Ecco perché risulta preferibile utilizzare un imballaggio mono.

Ma che cos'è?

Per 'mono' si intende che il materiale di riempimento è lo stesso della scatola di spedizione, e quindi è costituito da un unico tipo di materiale o materia prima. Ad esempio, l'imballaggio consiste in una scatola di cartone con un materiale di riempimento di carta o cartone.

Questa combinazione rende più facile per il destinatario separare l'imballaggio e quindi più facile per il trasformatore riciclare il materiale per nuovi imballaggi.

Lo stesso vale per gli imballaggi in plastica.

È preferibile che l'imballaggio sia costituito da un solo tipo di plastica, perché ognuna di esse ha proprietà diverse e di conseguenza molti polimeri possono essere riciclati con qualità elevata solo quando le materie prime vengono separate l'una dall'altra.

3. Mantenere compatto il contenitore di spedizione

Il materiale di riempimento è ideale per riempire lo spazio vuoto tra il prodotto e la scatola.

Ma a cosa è dovuto questo spazio inutilizzato?

Nella maggior parte dei casi, la scatola è troppo spaziosa per il prodotto da spedire.

Tieni presente che più grande è lo spazio inutilizzato, meno efficiente diventa la distribuzione. Durante la spedizione, infatti, viene trasportata aria superflua, che incide negativamente sull'impronta di CO₂ dell'imballaggio.

Pertanto, è più sensato mantenere la scatola di spedizione il più compatta possibile, in modo che il prodotto entri perfettamente senza troppi spazi vuoti.

4. Scegliere la carta con marchio di qualità FSC® o PEFC

Quando si utilizzano imballaggi in carta o cartone, è importante verificare se il materiale ha un marchio di qualità FSC o PEFC.

Questi marchi di qualità garantiscono che la carta proviene da foreste gestite in modo sostenibile.

Circa l'85% del cartone di nuova produzione è costituito da cartone vecchio, il che significa che il 15% di fibra nuova viene aggiunto alla pasta.

5. Inviare imballaggi richiudibili

Può capitare che il destinatario restituisca il pacco inviato perché il prodotto non soddisfa le aspettative o perché è stato danneggiato durante il trasporto.

Molti negozi online offrono l'opzione di reso gratuito: infatti, molti rivenditori facilitano la restituzione del prodotto da parte del destinatario, dalla stampa delle etichette al tipo di imballaggio.

Le scatole di cartone, ad esempio, contengono istruzioni visive per aprirla senza danneggiarla.

In caso di restituzione, il coperchio può essere rimesso a posto e incollato con una striscia adesiva.

Anche le buste di plastica per la spedizione, utilizzate frequentemente dall'industria dell'abbigliamento, contengono sempre più spesso caratteristiche innovative per aprirle senza strapparle.

Ad esempio, il sacchetto può avere una cucitura perforata che consente di aprire l'imballaggio in modo ordinato. In caso di spedizione di ritorno, il sacchetto aperto può essere richiuso con una striscia adesiva.

Lo scopo dell'imballaggio richiudibile è quello di rendere efficiente per il cliente la restituzione di una spedizione.

Ma non è tutto.

L'imballaggio richiudibile contribuisce anche alla sostenibilità della spedizione di ritorno.

Dopo tutto, il cliente può riutilizzare lo stesso imballaggio per restituire il prodotto perché, in linea di principio, non ha bisogno di nastro adesivo o di altri materiali di imballaggio per restituire il pacco in modo sicuro.

Di conseguenza, l'imballaggio continua a essere costituito da monomateriali, a vantaggio del riciclo del materiale.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto cosa si intende per imballaggio ecologico e come iniziare ad affrontare delle scelte sostenibili in sette passi.

La scelta di materiale da imballaggio è dunque fondamentale per contribuire alla riduzione di emissioni di CO₂ e non solo.

Ecco perché è importante affidarsi solo a professionisti del settore che ti aiutino in questo percorso più eco-friendly.

E se stai cercando qualcuno che possa farlo, noi abbiamo la soluzione che potrebbe fare al caso tuo.

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A presto!