Nastri adesivi: qual è quello adatto a te?

Nastri Adesivi: qual è quello adatto a Te?

In commercio vi sono diversi tipi di nastro adesivo. Con il tempo i produttori hanno realizzato soluzioni sempre più innovative, immettendo sul mercato prodotti performanti e specifici per ogni esigenza. Le innovazioni hanno risposto alle molte esigenze del mercato, tuttavia, hanno fatto sorgere confusione tra i diversi tipi di nastro adesivo.

Ci sono alcuni nastri adesivi più comuni che è possibile acquistare in cartoleria o in ferramenta, ma se si ha bisogno di caratteristiche ben precise, si deve scegliere il nastro adesivo giusto per il business.

Origini Nastro Adesivo

Rinfreschiamoci la memoria: il nastro adesivo è stato inventato nel 1925 dall'ingegnere Richard Drew, per ovviare al problema delle sbavature della tintura sulle auto dell'epoca. Il primo nastro, quindi, è stato utilizzato per pitturare le auto in diversi colori ed era composto da una pellicola di cellophane con un lato adesivo - in pratica, l'antenato del nostro scotch. Sul mercato è arrivato nel gennaio del 1930, dall'azienda dove lavorava il giovane inventore Drew, la 3M: Minnesota Mining and Manufacturing Company.

Interessante è anche l'origine del nome: Drew, quando testava i suoi primi prototipi affermava sempre "Take this tape back to those Scotch bosses of yours and tell them to put more adhesive on it!" (tradotto "Riporta questo nastro ai tuoi capi scozzesi e dì loro di metterci più adesivo!"). Scotch, ovvero scozzese, era usato come sinonimo di avaro, e il popolo con il kilt era noto per l'avarizia. L'idea di Drew funzionò e nacque il Nastro adesivo che tutti conosciamo.

Nastri Adesivi: tipologie e utilizzo

Esistono vari tipi di nastro adesivo che si sono consolidati nel tempo per diversi utilizzi; scopriamo ora i più famosi:

  • Nastro adesivo trasparente: fatto in plastica, spesso di piccole dimensioni (10-19 mm). Comunemente usato per casa, scuola e ufficio;
  • Nastro adesivo carta: fatto in carta e usato per non rovinare le pareti in quanto il quantitativo di adesivo è minore e meno aggressivo per le superfici sulle quali viene applicato;
  • Nastro isolante: fatto in plastica elastica spessa, viene utilizzato spesso in campo elettrico;
  • Nastro biadesivo: composto da due strati adesivi su entrambe le facce;
  • Nastro segnaletico: non adesivo, usato per segnalare zone inaccessibili o pericolose.
  • Nastro adesivo da imballaggio: fatto in plastica, solitamente di colore avana, largo 50 mm, usato per imballare e chiudere scatole.

Nastro adesivo da imballaggio

I nastri adesivi da imballaggio si dividono in diverse tipologie, PVC o PP, e in base alla colla usata per realizzarli. Esistono vari tipi di colla:

  • Colla a gomma naturale, molto forte che si adatta ad ogni tipo di materiale;
  • Colla acrilica, molto duratura;
  • Colla hot melt, usata per le nastratrici automatiche.

In base alle esigenze di imballaggio, quindi, si sceglie il nastro più adeguato:

  • Nastro adesivo in polipropilene ("PP") realizzato con colla in gomma naturale: è il tipo più economico, più rumoroso, che va tagliato con una lama o una seghetta; essendo molto appiccicoso, diventa particolarmente complicato da gestire, soprattutto quando si parla di imballaggi a livello industriale.
  • Nastro adesivo in polivinilcloruro ("PVC") realizzato con colla in gomma naturale: è più spesso del modello PP e anche più costoso. Srotolare un nastro PVC è un procedimento silenzioso e spezzarlo è molto più facile rispetto al tipo PP. Questo tipo è idoneo ad ogni applicazione perché aderisce bene ad ogni tipo di materiale ed è molto semplice da usare anche in situazioni frenetiche.

Scegli con cura il vostro nastro adesivo, in quanto inciderà sulla preparazione e lavorazione dell'imballaggio. Inoltre, aiutati con dei dispenser laddove i tempi di lavorazione sono molto serrati.

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